Il libro di Giusepe Biasco ripercorre la fase della costruzione del Centro Siderurgico di Bagnoli, della sua dismissione e dei tentativi di riuso dello spazio urbano dalla bonifica infinita agli Accordi di Programma per il rilancio e lo sviluppo dell’area. Il testo contiene brevi profili dei protagonisti di quella decisiva vicenda, che ha segnato Napoli, fin da quando Francesco Saverio Nitti propose una legge speciale per la città all’inizo del XX secolo. Di tutta quella storia resiste ancora un circolo centenario Ilva, crogiolo ancora di tanti ex-lavoratori della fabbrica e alcuni manufatti di storia industriale. Una storia che si è trascinata per 80 sino ai giorni nostri. Una vicenda non solo industriale ma anche umana come descritta nel libro “La dismissione” di Ermanno Rea. Con 92 definizioni il libro ripercorre, a partire da Acciaio per finire a Zona Industriale la storia e lo sviluppo del territorio di Bagnoli. La formula del libro si presta ad essere applicata anche ad altri siti industriali di rilievo come quello di Taranto, dove prosegue l’agonia delkl’accia italiano, fra dramma uman, industriale e ambientale. L’industria dell’acciaio tramite le parole, ma parole che pesano come macigni ed evidenziano i difetti o l’assenza di una politica industriale del Paese, che pur nel rispetto dei vincoli europei non ha saputo esprimere nè negoziare una linea definita, con orizzonti di medio e lungo periodo.
Giuseppe Biasco, nato a Napoli nel 1949 e Laureato in Scienze storiche alla Federico II, esperto di formazione, sviluppo territoriale e finanziamenti europei.